Organizzare un evento sportivo? Ecco la mia esperienza

Un punto di vista di un nuovo collaboratore su come organizzare un evento sportivo
Sì, lo sappiamo, avevamo promesso che le sotto rubriche di livintalk sarebbero state solamente tre (Gestione eventi sportivi, Strutturazioni Impianti e startup nel mondo dello sport).
Durante l’ultimo brief svolto abbiamo tuttavia pensato: “Perché non dare l’opportunità ai nostri collaboratori di lasciare la loro opinione sulla grande famiglia livinplay?”
Così nasce livINfamily, una sotto-rubrica dove avrete i punti di vista di quelli che sono entrati in contatto con il nostro payoff: Your sport everywhere.
Il primo fortunato protagonista sono io, Fabio Torreggiani, Digital Strategist junior per Reago – livinplay. Lo ammetto, scrivere per intero il ruolo fa ancora un certo effetto, nonostante siano passati quattro mesi da quando ho messo piede per la prima volta in ufficio apprendendo i primi step su come organizzare un evento sportivo.
Proprio di questo tratterò qui sotto, i primi due eventi a cui ho partecipato con Reago: il Messina Olimparty e la Mizuno Beach Volley Marathon.
Stories posting agonistico: Olimparty 2019

Come già sai, Livinplay si occupa della digitalizzazione di eventi sportivi, intervenendo già nelle prime fasi organizzative. All’avvicinarsi dell’evento, si passa da una condizione di calma apparente alla totale fibrillazione, specie dal lato comunicativo. È ciò che è capitato con l’Olimparty 2019.
Una volta realizzato i calendari con il nostro software, siamo partiti con la programmazione della comunicazione tramite Stories e post-fissi di Facebook, LinkedIn e Instagram.
La parte più difficile – che mi ha generato più ansia – è stata indubbiamente la programmazione delle Stories. Come si può vedere dal #livinday del 5 agosto, abbiamo suddiviso le discipline sportive evitando di sovrapporle per dare un senso alla narrazione delle giornate.
Il primo pensiero che può venire in mente è: “Se i giorni pre-evento sono stati un totale subbuglio, non oso immaginare quelli dell’evento”. Tutt’altro! Il mio primo evento sportivo è stato una carica continua, dalla gestione della comunicazione al controllo di ciò che accadeva in tempo reale sui campi.
Per questo non posso che ringraziare il buon Mario Bombaci – penna autorevole di quasi tutti gli articoli del #livintalk nonché CEO dell’azienda – per avermi dato la giusta preparazione in pieno stile Rocky III, ma soprattutto i ragazzi con cui ho collaborato (e che conoscerete nei prossimi #livINfamily) che, insieme al sottoscritto, hanno inventato la ventunesima disciplina dell’Olimparty: lo Stories posting agonistico!
Parlateci di Bibione.
Focus diverso su Bibione, per la Mizuno Beach Volley Marathon di settembre, dove abbiamo svolto un’attività prevalentemente tecnica per lo più dedicata alla gestione del software dedicato e di tutti i tabelloni di gara.
Ci siamo occupati del check-in di oltre 1.000 atleti, che prendevano parte alle varie categorie disponibili: 2×2 maschile e femminile, 3×3 maschile e femminile e 4×4 misto. La parte più divertente? I nomi delle squadre, immaginate di prendere i classici nomi da fantacalcio e aggiungete dieci kg di pura simpatia!
Abbiamo invece sfruttato la nostra esperienza nella gestione dei risultati occupandoci della strutturazione di tutti i tabelloni di gara dei tornei, del coordinamento del team di raccolta delle distinte di gara e del controllo ed aggiornamento in tempo reale di tutti i risultati.
Unica costante di queste giornate? L’entusiasmo continuo! So che può sembrare banale come concetto, ma immaginate di lavorare per 14 ore di fila. Sapendo di dover ripetere i giorni successivi, e, nonostante tutto, essere sempre carichi come una molla. Lavorando fianco a fianco con persone che condividono la tua stessa passione e anticipano ogni tua richiesta aiutando il tuo percorso di crescita individuale. Il paradiso.
Dopo questi 2 eventi cosa mi rimane?
Da buon siciliano non posso che dire due parole: tanta fame. Ho già organizzato eventi nella mia brevissima “carriera” prettamente universitaria. Tuttavia la possibilità di organizzare un evento sportivo mi ha pienamente coinvolto, specie per il suo dinamismo capace di metterti alla sfida con situazioni totalmente diverse ma tutte stimolanti.
Sicuramente sapevo che sarei dovuto partire nuovamente da zero, mai mi sarei atteso che questa consapevolezza si sarebbe trasformata in voglia, voglia di migliorarmi costantemente, voglia di scoprire ogni giorno cosa posso portare a quella che non considero più come un’azienda, ma come una famiglia sempre più allargata, una famiglia di nome livinplay.